Tutti ormai conoscono Facebook e molte aziende lo usano attivamente in Italia. Forse però ancora in pochi hanno capito la potenzialità di una panificazione di campagne mirate sulla piattaforma di social più diffusa (in Italia).
Pianificare su Facebook è una attività che dovrebbe essere presente in ogni strategia di comunicazione digitale.
E non parliamo di utilizzare le campagne di Facebook per aumentare la visibilità dei post e/o della propria pagina ma di utilizzare la piattaforma social come un potente ed estremamente accurato strumento di pianificazione digitale su target selezionati con azioni mirate per ottenere click, lead ed altre azioni, acquisti inclusi.
Quello che rende Facebook estremamente interessante come piattaforma di comunicazione è la capacità dello strumento di ragionare per caratteristiche del target: quantitative e qualitative.
Perché, soprattutto su certe fasce di età e su certi stili di vita, il tempo trascorso su Facebook è alto e la quantità di azioni compiute innumerevoli. Azioni che consentono alla piattaforma di profilarci sempre di più e di aggregarci in target sempre più performanti in termini di costo per azione (CPA).
Oltre alla segmentazione del target e alla creazione di custom audience specifiche sulla base di una serie di parametri che l’investitore può decidere, i Pixel di Facebook costituiscono lo strumento più interessante soprattutto se integrato con altre funzionalità di controllo e monitoraggio delle azioni degli utenti sul sito di riferimento.
Tecnicamente il pixel è un codice html che, se inserito correttamente nel proprio sito, permette di verificare una serie di azioni svolte dagli utenti (sul sito stresso) e di ritrovare poi questi utenti sul social e suddividerli sulla base delle azioni compiute sul sito: dai contenuti visti, all’iscrizione, alla richiesta di informazioni, all’abbandono del carrello, all’aggiunta di prodotti nel carrello all’acquisto, etc.
Queste stesse persone potranno poi essere oggetto di campagne specifiche sul social. Non solo la funzionalità del pixel di Facebook consente di poter lavorare sulla creazione di target look alike (target che hanno la stessa corrispondenza socio-grafica e psico-grafica del target pixel cioè di coloro che hanno interagito in vario modo con il nostro sito), diversificando così le proprie campagne e le call to action sulla base dei dati raccolti.
Dal 24 ottobre, Facebook ha ufficializzato la possibilità per gli investitori di integrare i pixel ai cookies proprietari presenti sul proprio sito per misurare e ottimizzare gli annunci della piattaforma e catturare dati di analytics su quei browser che bloccano i cookies “terzi” come Safari e Firefox.
Cosa significa? Una vera e propria rivoluzione soprattutto lavorando sinergicamente sui cookies di Google e i tracciamenti resi possibili dalla piattaforma Google Analytics 360° suite.
Se non la conoscete, dovreste assolutamente approfondire. Chiedeteci un incontro e saremo lieti di presentarvi tutte le possibilità e potenzialità della pianificazione su Facebook e come organizzare e attivare gli analytics di Google in una chiave più completa e sinergica anche rispetto alla piattaforma di Facebook.